Monday, April 1, 2013

La sfida


così lascio i fiori in rovina
al silenzio delle scarpate

il mio sangue è la somma d'infinite aurore e sa di mare che viene da lontano

moriremo forse di troppo dolore,
con un arcobaleno infilzato nella schiena

o del vino avvelenato che scorre a fiumi 
quando a tarda notte si festeggia la morte nel suo velo migliore

ma, al di là di ogni dire 
io sarò più bella a fuggirle incontro la mia sfida con la neve nei capelli
e tutta nuda
che danzo, le gambe lucenti d'acqua 
su una foglia di vento, per salire più in alto del cipresso

scagliata in un volo obliquo ad interrompere le risonanze del pianto

curva su una mezzaluna di gesso
che sigillla l'inverno
dentro il grido di un gabbiano

e quel che resta poi, sarà solo polvere di luce che si scioglie nella pioggia
e un seme d'occhi neri sepolto tra le ginestre.

Stefania Stravato © Tutti i diritti riservati

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