Thursday, December 10, 2015

Dieci dicembre

Li ho compiuti oggi.
Sì. I miei cinquantasei.
Quelli che a volte porto in giro come una colpa da espiare.
Quelli che a volte porto in giro come un prezzo da pagare.
Quelli che pochi conoscono davvero.
Quelli che hanno lasciato tracce e solchi.
Scavato abissi. Scalato vette.
Quelli che hanno tenuto in bocca storie così a lungo, da restare senza fiato.

Quelli nei quali tre mesi fa, ci si è nascosta in mezzo una creatura strana.
A forma di fiore. Con mille piccoli petali assetati di sangue.
Ho scommesso, un giorno di settembre.
Ho scommesso a testa o croce.
O me o il fiore.
E sono andata. Sola.
Racchiusa nella ferita di un oblio.
E da lontano, a tenermi salde le vene, mani e pensieri di chi sa com'è il cielo quando si spezza dopo un tuono e ti crolla addosso.

E stasera, di lato al buio di quest'altro inverno, mi sposto.
Brilla l'albero, adesso.
Perché sono madre di un ramo di luce.
Tutto è silenzio.
Forse è questa la quiete.

Ancora una volta, mi sposto.
E passa. Tutto passa, accanto.



Tutto passa, resta e resiste solo la dura memoria di questo mio cuore.



Stefania Stravato © Tutti i diritti riservati