Tuesday, May 31, 2016

Il lampo estremo

Qualche attimo inestinguibile
nella zona d'ombra
è uno sparo alla nuca

capita di uccidersi 
nella pietà di quella luce

e morire sotto tortura
tacendo ogni rancore delle braccia

di averne certezza e paura
lo sapremo
in un lampo estremo

quando di guerra
la geografia sotterranea del petto
sarà esplosa

altro non è
questa ininterrotta alleanza
(complice la vita)
tra me
e il nome nuovo
che avrà il dolore.



Stefania Stravato © Tutti i diritti riservati 2016




Sunday, May 29, 2016

Di ogni cosa

I

Trova il suo verso
il sangue del cuorevivo
e senza avarizia
si pronuncia
la vocale aperta
dell'impronunciabile dolore

II

Il paradigma di chi ero
si rovescia adesso nell'interezza della memoria
uguale e all'inverso
quando 
giravo le spalle ai binari in fuga
(era il tempo di contare)

III

sotto la pelle della gola 
l'istante di gloria e disperazione
(sì)

IV

dicevamo di ferite
e poesie
solo ieri 
già eravamo
il nulla che saremo
la verità che siamo stati
(io ho volato nei cieli di millenni)

V

perché proprio qui e ora
mi sottraggo 
fino all'essenziale
inseguita da mattini inesplosi

e sotto gli occhi 
(tutt'intorno al cuorevivo)
incomprensibile
il clamore delle rose

(di ogni cosa)




Stefania Stravato  © Tutti i diritti riservati 2016













Wednesday, May 18, 2016

E adesso

senza capire davvero
perché

accade da sempre
la mia guerra

la pienezza scarlatta
del mio sangue
che sfida
l'immenso piano della luce
inclinato verso il mare

               *

una notte di respiro corto e di occhi rossi
da starci dentro
come un innesto di sale

               * 

tutte le vie là fuori
tornano indietro 
a serpentina
sulla schiena

eppure
addosso - pesano tre quarti di cielo -


(come sei piccola da qui. E invece no)

               *

è solo immaginato
il grido nella gola

(e quella smisurata luna d'oriente?)

               *

è solo immaginato
il nome di un luogo senza nome
una data mai esistita

la contiguità della vita
ai miei fianchi
da una barca all'altra

(mai una sera di lanterne a festa)

            *

e adesso
che vento - che vento -
tra questi gigli nuovi sulla duna

e i miei capelli.



Stefania Stravato © Tutti i diritti riservati 2016




Monday, May 16, 2016

Non altro di me

sanguina in un ritratto
adesso
in disparte

lontano 
la via
la vita

inseguendo case di pietra
chiuse da tempo

e incendi cobalto

o poesie
dove non si parla d'amore

non dire mai più
di tènere grida
e sentire
nuove 
le stelle spuntarsi sul petto

non dire mai più
mai più sentire

        *

non altro di me
da quell'inquieto cadere di pioggia
che ancora resto

e in grembo
indulge
la mano nuda della sera.



Stefania Stravato © Tutti i diritti riservati 2016