Tornano stagioni
diverse e uguali
con resti di fiori arsi di neve
sepolti nella memoria
e semi nuovi nel petto
sarà naufragio
o illusione di salvezza
l'abbandono, la resa
venirti incontro dalle sconfitte
e accoglierti tra le labbra
come vino
d'ambra e rossa
lucente in faccia al vento
distesa
offerta
terra, sangue
le spalle nude
m'incendio nei fruscii
di questa notte
che aspetto di morire
odore d'uva e melograno
confusa e accesa di piccole stelle
ti vengo tra le mani
e tu sorgi e tremi e mi uccidi.
Stefania Stravato © Tutti i diritti riservati
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