il gesto
negli occhi già oltre
è un balzo repentino tra le le foglie e l'acqua
la voce un luogo deserto attraversa il petto
là fuori il cielo
e cade senza grazia
sulle verità moleste
- un cupo giudizio -
sui corpi scomposti nei tradimenti
non hai vinto non ho perso
questa guerra di lunghi coltelli macchiati di sabbia
strade e semi
i giuramenti delle mani
- guardiamo l'alba - dicevo - dicevi
e non credevo ai fantasmi di vecchie rose
come potrei chiamarla ora
questa docile solitudine
che si è agghindata per anni
con gli inganni di cento specchi?
e questa piccola storia di falena notturna
che non ho mai scritto?
non tornare in mio nome
mentendo
sui resti di marzo
io salto in avanti senza addii
nascosta e chiusa
nella forma concava di una ferita.
Stefania Stravato © Tutti i diritti riservati
bello rileggerti... :*
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