Un conto di spine
neppure tremo
quando la pelle viene via
così lontano da ogni dove
dissi il mio nome
è un conto di spine
questo morbo notturno
che abita le vene
senza più gigli di mare
intorno al collo
un fiotto di salmastro
tra le dita
(da dipingermi la schiena di una ferita lunga
e dimenticare per sempre il dolore della luce)
Stefania Stravato © Tutti i diritti riservati 2016
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