Potessi diventare l'estranea
sconosciuta
senza nome
e all'improvviso
scomparisse la mia storia
sotto un'onda
intatta di ferite e paesaggi
abitare il mio sangue
il luogo perfetto di un'eco
così distante
dalla dura materia dei cuori
e delle mani
dalla minima unità della parola
agitando acqua di un'invisibile corrente
e un'altra luce
un altro rosso
cupo e scarlatto
che mi cancelli la colpa del respiro.
Stefania Stravato © Tutti i diritti riservati 2016
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