Friday, November 22, 2013

Il deserto nel sangue


Io ho scelto sempre vie che nessuno ha mai segnato nelle mappe.
Vie antiche, di flutti che a guardarle da qui, ti sembrano grovigli di serpi nere.
E non fa mai giorno su queste vie.
Sono dominio assoluto dell'oscurità.
Sono vie di briganti.
I briganti che tagliano la gola per pochi denari.
Così si dice. 
Ma che ne sapete voi dei briganti, voi che avete scelto le vie fiancheggiate di glicini e rose. Voi che avete scelto l'amore all'ombra dei tramonti nei giardini all'italiana.
Noi siamo nati lontano da qui, da un dio fanciullo con gli occhi di pece che ci allattò di sole e sabbia. 
Ma la sorte di un deserto è quella di estendersi all'infinito e così le dune ci spinsero a mare, di notte, finchè non trovammo una terra buona che custodisse radici di arancio.
E d'arancio profumava la pelle bruna di mio padre e di mio nonno e del padre di mio nonno. 
D'arancio porto il sigillo in mezzo al petto, io figlia di briganti.
Dei briganti che mi hanno dato il sangue e il coraggio della disperazione di prendere la via del mare quando cala la notte. 
Perché un deserto resta nel sangue e la sua sorte non cambia.
Un deserto non troverà mai quiete e fuggirà in eterno inseguito dai venti.

Stefania Stravato  ©  Tutti i diritti riservati 

1 comment:

  1. Sono vie di briganti.............

    Sono affascinato da questo affresco, e non posso che ringraziare chi lo ha dipinto per le emozioni che suscita.

    Sono vie di briganti..........

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